tag:blogger.com,1999:blog-13138545207063550152024-03-13T12:05:20.942+01:00Maculopatia Tutte le informazioniUnknownnoreply@blogger.comBlogger26125tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-9637337269390094252018-06-06T23:21:00.000+02:002018-06-06T23:21:04.325+02:00Degenerazione maculare: prevenzione e trattamento<h3>
Che cos’è la macula?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
Il sottile strato interno dell’occhio è chiamato retina. Essa è, per così dire, la “camera fotografica” dell’occhio. La porzione centrale della retina, che ci consente di avere una visione dettagliata, di leggere e di riconoscere i visi delle persone, è chiamata macula. Il resto della retina permette la visione laterale, ma non è capace di distinguere i particolari. Una persona senza una buona funzione maculare è capace di muoversi senza andare a urtare contro le cose e può occuparsi delle sue necessità giornaliere come fare il bagno, cucinare e mangiare. I pazienti quindi non diventano ciechi a causa di una degenerazione maculare, tuttavia essi non sono capaci di leggere un giornale o di riconoscere i segnali stradali mentre stanno guidando.<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-opQ-odUzL_Y/Wuor95Kc-pI/AAAAAAAAI38/JjMCVhn4-vcLnxb57DFxfnXQUDnj6riqgCLcBGAs/s1600/che%2Bcos%2527%25C3%25A8%2Bla%2Bdegenerazione%2Bmaculare.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="che cos'è la degenerazione maculare" border="0" data-original-height="270" data-original-width="480" height="225" src="https://3.bp.blogspot.com/-opQ-odUzL_Y/Wuor95Kc-pI/AAAAAAAAI38/JjMCVhn4-vcLnxb57DFxfnXQUDnj6riqgCLcBGAs/s400/che%2Bcos%2527%25C3%25A8%2Bla%2Bdegenerazione%2Bmaculare.jpg" title="che cos'è la degenerazione maculare" width="400" /></a></div>
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Che cos’è la degenerazione maculare?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
La degenerazione maculare è un deterioramento della macula, che è la zona più centrale della retina. Le cause della degenerazione maculare sono tuttora oggetto di studi approfonditi, ma sono generalmente associate all’avanzare del processo d’invecchiamento.<br />
Comunque tendenze genetiche o ereditarie possono causare una degenerazione maculare anche nei bambini, oppure possono predisporre all’insorgere della malattia in pazienti che abbiano superato i 55 anni.<br />
Il deterioramento sembra essere in relazione con ossidanti e altri danni metabolici prodotti nello strato pigmentato della retina.<br />
Nel tempo questo strato comincia a degenerare e forma quelle che sono chiamate druse. Quanto più se ne formano, tanto più la funzione maculare diminuisce e la visione comincia ad appannarsi. In alcuni casi lo strato pigmentato subisce un’atrofia. Nella visione si sviluppano piccole macchie ( scotomi ) che alla fine si allargano fino a causare una perdita della visione più grave.<br />
Lo sviluppo delle druse e/o l’atrofia dello strato pigmentato della macula è chiamato “degenerazione maculare secca”.<br />
Nella forma più grave di degenerazione maculare si possono sviluppare piccole rotture tra la retina e lo strato vascolare medio dell’occhio ( coroide ) . Queste rotture permettono a vasi sanguigni anomali di svilupparsi e crescere nella parte inferiore della retina. Questi vasi ( membrane subretiniche neovascolari) causano emorragie e cicatrici che provocano una perdita spesso rapida e grave della funzione maculare e della visione centrale. Questa forma è chiamata “ degenerazione maculare umida “.<br />
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Come si previene la degenerazione maculare?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
La prevenzione consiste nel proteggere la retina dai raggi ultravioletti con occhiali da sole, nel curare l’ipertensione e il diabete e nel non fumare.<br />
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Come si cura?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
La terapia è basata, nelle forme secche, sull’assunzione di complessi vitaminici con minerali e antiossidanti che possono rallentare l’evoluzione della malattia. Nelle forme umide, complicate da membrane neovascolari, dopo l’esecuzione di una fluoragiografia, può essere utile un trattamento laser o una terapia fotodinamica per bloccare la membrana neovascolare.<br />
Attualmente è possibile avere una evoluzione più favorevole con regressione delle neovascolarizzazioni eseguendo iniezioni intravitreali di farmaci che inibiscono la crescita dei vasi anomali.<br />
Spesso sono necessarie più iniezioni a distanza di tempo per risolvere definitivamente il problema.<br />
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Conclusione<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
La degenerazione maculare è una malattia grave, ma con determinazione e con pazienza i suoi effetti possono essere significativamente ridotti. Il trattamento tempestivo e misure preventive possono aiutare a rallentare la malattia e la riabilitazione per migliorare la scarsa visione può aiutare le persone a condurre uno stile di vita indipendente.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-20789263916118523332018-05-30T23:14:00.000+02:002018-05-30T23:14:00.806+02:00Retinopatia diabetica<h3>
Che cos’è la retinopatia diabetica?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
Il diabete è una condizione in cui è alterata la capacità del corpo umano di sottoporre a processo di trasformazione lo zucchero e di immagazzinarlo.<br />
Tra le caratteristiche della malattia ci sono trasformazioni graduali dei vasi sanguigni.<br />
La retinopatia diabetica è una complicanza del diabete causata dal deterioramento del sistema vascolare che nutre la retina nella parte posteriore dell’occhio.<br />
Poiché i vasi sanguigni s’indeboliscono, essi possono perdere fluido o sangue nella massa vitreale trasparente che riempie l’occhio, oppure possono dilatarsi, danneggiando la retina, struttura assai delicata.<br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-qEjlLVJSgyM/WuoqMOm-E_I/AAAAAAAAI3w/gC0iD_-iPUY3dIIg3hUqTUcoWxkWEXNowCLcBGAs/s1600/che%2Bcos%2527%25C3%25A8%2Bla%2Bretinopatia%2Bdiabetica.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="che cos'è la retinopatia diabetica" border="0" data-original-height="400" data-original-width="500" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-qEjlLVJSgyM/WuoqMOm-E_I/AAAAAAAAI3w/gC0iD_-iPUY3dIIg3hUqTUcoWxkWEXNowCLcBGAs/s400/che%2Bcos%2527%25C3%25A8%2Bla%2Bretinopatia%2Bdiabetica.jpg" title="che cos'è la retinopatia diabetica" width="400" /></a></div>
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Chi è a rischio?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
Le persone che hanno avuto il diabete per molti anni sono particolarmente a rischio di sviluppare la retinopatia diabetica. Sei persone su dieci tra coloro che hanno avuto il diabete per oltre quindici anni mostrano sintomi di danno retinico; la pressione alta e la gravidanza peggiorano la situazione.<br />
Nonostante la retinopatia diabetica sia diagnosticata facilmente durante le visite oculistiche di routine e sia trattabile durante la fase iniziale con la chirurgia laser, essa rappresenta la principale causa di cecità fra gli adulti. I diabetici hanno una predisposizione a diventare ciechi 25 volte più alta rispetto a coloro che non hanno la malattia.Ci sono due tipi di retinopatia diabetica.<br />
I due tipi di retinopatia sono la retinopatia essudativa e la retinopatia proliferativa.<br />
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Retinopatia essudativa<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
Nella retinopatia essudativa i vasi sanguigni si indeboliscono e cominciano a perdere sangue e siero. Questi fluidi si accumulano e formano depositi nei tessuti retinici, facendoli edemizzare.<br />
Se i vasi che perdono sangue sono nell’area periferica della retina, generalmente non si verifica un serio indebolimento della vista.<br />
Se il fluido si accumula invece nella macula – la parte della retina responsabile della visione distinta, dei dettagli e dei colori – macchie scure e visione appannata possono rendere difficile o impossibile attività quali leggere o guidare.<br />
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Retinopatia proliferativa<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
Nel secondo e più avanzato stadio della retinopatia diabetica, i vasi anomali si diffondono - proliferano – attraverso la superficie interna della retina. Questi vasi indeboliti possono sanguinare nel vitreo e impedire alla luce di raggiungere la retina. Inoltre il tessuto connettivo cicatrizzato, che si forma come conseguenza, può contrarsi tirando la retina lontano dalla struttura sottostante e causandone il distacco. Come conseguenza di ciò può verificarsi una grave perdita della vista, e anche la cecità.<br />
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Sintomi<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
In entrambe le forme di retinopatia non si manifesta nessun dolore. Può verificarsi un graduale offuscamento della vista, ma senza un esame medico alcuni cambiamenti nell’occhio potrebbero non essere rilevati. Nella retinopatia proliferativa, quando c’è sanguinamento, il paziente può vedere delle macchie, una visione offuscata o sperimentare una completa perdita della vista nell’occhio colpito.<br />
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Esami e diagnosi<span style="white-space: pre;"> </span></h3>
L’oculista usa numerosi strumenti e tecniche per esaminare la retina.<br />
La lampada a fessura è usata insieme ad una una lente per vedere le parti della retina nei minimi dettagli.<br />
L’oftalmoscopio è usato frequentemente per esaminare sia la parte centrale della retina che quella periferica. In entrambi i casi la pupilla deve essere prima dilatata per poter esaminare la retina con l’aiuto di una luce molto forte e sotto ingrandimento.<br />
In alcuni casi è necessario praticare ai pazienti un’iniezione endovenosa di fluorescina ed eseguire un esame chiamato fluorangiografia. Il colorante che viene iniettato richiede solo qualche secondo per raggiungere la retina e rendere visibili i piccoli vasi sanguigni. Questi vengono poi fotografati per essere esaminati accuratamente. <br />
La fluoragiografia ci aiuta a capire se sia eventualmente necessario intervenire con il laser.<br />
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Trattamento della retinopatia<span style="white-space: pre;"> </span></h3>
Bisogna prendere in considerazione l’età del paziente, la sua storia clinica, il suo stile di vita e il grado del danno subito dalla retina prima di consigliare una linea di azione. In molti casi il trattamento non è richiesto, in altri il trattamento con il laser può essere consigliabile per fermare l’ulteriore progressione della malattia.<br />
Nel caso di retinopatia essudativa il laser è focalizzato con accuratezza minuziosa sul danno dei vasi sanguigni. Il calore del laser sigilla i vasi e aiuta ad accollare la retina alla parte posteriore dell’occhio formando delle piccole cicatrici.<br />
Un trattamento diffuso per la retinopatia proliferativa è chiamato fotocoagulazione panretinica.<br />
In questo procedimento la parte periferica della retina è disseminata di raggi di luce laser come fosse il bersaglio di un fucile da caccia. Anche se una certa quantità di tessuto sano è distrutto, questa tecnica generalmente ferma l’ulteriore crescita di cellule anomale e preserva la macula, salvando una parte preziosa di visione.<br />
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Rimozione del vitreo<span style="white-space: pre;"> </span></h3>
Se il vitreo è diventato troppo torbido di sangue per rischiararsi da solo può essere raccomandata una procedura chirurgica chiamata vitrectomia. In questa tecnica il vitreo è aspirato e sostituito con una soluzione artificiale trasparente.<br />
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Distacco di retina<span style="white-space: pre;"> </span></h3>
Il distacco di retina avviene quando lo strato trasparente della retina si separa dallo strato pigmentato. Poiché i coni e i bastoncelli contenuti nello strato trasparente sono sollevati, la visione diventa oscurata e distorta. Il completo distacco porta alla perdita della vista.<br />
La chirurgia volta a riattaccare la retina è fatta in anestesia generale o locale. Dapprima le rotture della retina vengono localizzate e saldate usando la crioterapia; poi il fluido vitreale è drenato da dietro lo strato trasparente della retina; infine una banda di silicone è avvolta attorno all’occhio per indentare e spingere lo stato trasparente e quello pigmentato di nuovo in contatto l’uno con l’altro. Il tessuto cicatriziale che si forma nelle aree congelate riattacca gli strati retinici.<br />
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Conclusione<span style="white-space: pre;"> </span></h3>
Chi è diabetico ha possibilità di essere colpito dalla retinopatia diabetica. Un esame ed una diagnosi tempestiva sono importanti per mantenere una buona visione. Poiché negli stadi iniziali non ci sono sintomi, regolari controlli da un oculista sono indispensabili.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-61605501700458326622018-05-23T23:03:00.000+02:002018-05-23T23:03:09.838+02:00Che cos'è lo strabismo?<h3>
Che cos’è lo strabismo?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
Lo strabismo è una condizione visiva nella quale gli occhi non sono ben allineati l’uno con l’altro.<br />
Per varie ragioni, uno o tutti e due gli occhi possono alternativamente deviare all’interno, in fuori, in alto o in basso quando guardano gli oggetti a distanza, per vicino o in entrambi i casi. La coordinazione dei due occhi e la loro capacità di lavorare insieme si sviluppano presto nell’infanzia.<br />
L’incapacità dei muscoli oculari di essere coordinati insieme in modo appropriato può portare allo strabismo. Causa dello strabismo può essere anche l’eccessivo sforzo di messa fuoco in bambini che sono ipermetropi. Lo strabismo ha la tendenza ad essere ereditario. I bambini sotto i 6 anni sono i più colpiti dallo strabismo, ma esso spesso compare per la prima volta tra la nascita e i 21 mesi. Lo strabismo può insorgere anche negli adulti, ma di solito è il risultato di un trauma, di una neoformazione o di una malattia vascolare, come il diabete. Tuttavia esso può derivare anche dal graduale “esaurirsi” della capacità di una persona di fare lavorare i propri occhi insieme, specialmente intorno ai 40 anni. E’ stato stimato che il 6 per cento della popolazione soffre di strabismo. I genitori possono essere i primi a notare una leggera deviazione di uno o di entrambi gli occhi del bambino. E’ un concetto errato assai diffuso quello secondo cui un bambino, crescendo, guarisce naturalmente dallo strabismo. In realtà la condizione può diventare peggiore senza trattamento. Quando lo strabismo è evidenziato per la prima volta si raccomanda subito una visita oculistica. Le persone con lo strabismo possono avere inizialmente una visione doppia. Questo accade perché tutti e due gli occhi non sono allineati sul medesimo oggetto. Sfortunatamente i bambini spesso non riferiscono ai genitori di una diplopia. Essi non hanno consapevolezza di che cosa sia “normale “, pertanto non si rendono conto che gli altri non vedono doppio allo stesso loro modo. In un tentativo di evitare la doppia visione, il cervello può alla fine trascurare l’immagine proveniente da uno dei due occhi. Nel tempo l’occhio ignorato diventerà largamente inutilizzato. Questo può portare allo sviluppo di un occhio pigro (ambliopia), se lasciato senza trattamenti.<br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-3htM1UCFQMs/Wuon0Vpu4CI/AAAAAAAAI3k/KAu4K8HyE4QU12I5JeaX0H_hplMJIs4bACLcBGAs/s1600/che%2Bcos%2527%25C3%25A8%2Blo%2Bstrabismo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="che cos'è lo strabismo" border="0" data-original-height="550" data-original-width="800" height="275" src="https://4.bp.blogspot.com/-3htM1UCFQMs/Wuon0Vpu4CI/AAAAAAAAI3k/KAu4K8HyE4QU12I5JeaX0H_hplMJIs4bACLcBGAs/s400/che%2Bcos%2527%25C3%25A8%2Blo%2Bstrabismo.jpg" title="che cos'è lo strabismo" width="400" /></a></div>
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Che cos’è l’ambliopia?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
L’ambliopia ( comunemente chiamata “occhio pigro” ) è la perdita o la mancanza di vista in un occhio, non correlata a problemi di salute dell’occhio stesso. Il cervello, per qualche ragione, non riconosce le immagini viste dall’occhio ambliopico. La visione ridotta dovuta all’ambliopia non è correggibile solo con le lenti. L’ambliopia è generalmente il risultato di uno scarso sviluppo della vista nei primi anni di vita e, come tale, solitamente inizia prima dei 4 anni di età. I neonati nati prematuramente o con uno scarso peso alla nascita sono notevolmente a rischio per lo sviluppo di questa condizione. E’ stimato che dal 2 al 4 per cento dei bambini abbiano l’ambliopia. La possibilità di sviluppare l’ambliopia durante l’età adulta è molto bassa. L’ambliopia generalmente risulta dall’incapacità di usare entrambi gli occhi insieme. Può essere causata dalla presenza di strabismo, da un difetto visivo diverso tra i due occhi, o da un impedimento fisico alla visione ( cataratta). Se c’è una notevole differenza nel grado di miopia, ipermetropia o astigmatismo fra i due occhi, o se gli occhi non lavorano insieme, il cervello impara a ignorare un’immagine in favore dell’altra. Normalmente le immagini inviate da ciascun occhio al cervello sono identiche. Quando differiscono troppo, il cervello inizia ad ignorare l’immagine “povera” inviata da un occhio e vede solo con l’occhio “buono”. La vista dell’occhio che è ignorato completamente diventa più debole per la mancanza di uso, anche se, in realtà, esso è raramente privo di vista. L’ambliopia colpisce solo la visione centrale dell’occhio che ne è interessato; la visione periferica rimane la stessa. Poiché capita solo in un occhio, l’occhio “ buono” prende la dominanza e il paziente è generalmente ignaro della condizione.<br />
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Problemi di apprendimento. I problemi di vista possono causare uno scarso rendimento scolastico?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
Circa il 70 per cento delle informazioni necessarie per imparare sono ricevute ed elaborate attraverso il sistema visivo. Per fare ciò efficacemente sono necessarie:<br />
1) Buona acutezza visiva:<br />
è la misura di quanto sia sviluppata la vista sia da lontano che da vicino.<br />
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2) Capacità di un’efficiente visione binoculare e abilità di un’appropriata messa a fuoco: gli occhi debbono lavorare insieme come una squadra e debbono essere capaci di cambiare la messa a fuoco quando è necessario.<br />
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3) Elaborazione appropriata delle informazioni visive.<br />
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Se si sospetta un problema in una di queste aree, occorre fare ulteriori valutazioni. Anzitutto è necessario effettuare un esame della refrazione dell’occhio dopo avere dilatato la pupilla tramite delle gocce, che servono a rilassare i muscoli della messa a fuoco.<br />
In base al risultato dell’esame iniziale, possono essere necessarie ulteriori indagini per determinare se ci sono anomalie che possono alterare la funzione visiva.<br />
Gli esami raccomandati includono una o più delle seguenti valutazioni:<br />
Motilità oculare ( equilibrio muscolare )<br />
Accomodazione ( messa a fuoco )<br />
Visione binoculare ( coordinazione dei due occhi )<br />
Questi esami vengono eseguiti durante la visita ortottica.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-40304023568870614762018-05-16T22:36:00.000+02:002018-05-16T22:36:19.594+02:00Glaucoma: sintomi, diagnosi e cura<h3>
Che cos’è il glaucoma?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
Il glaucoma è una malattia dell’occhio per cui la pressione interna dell’occhio diventa troppo alta, causando il danno progressivo del principale nervo oculare, il nervo ottico. Questo processo provoca una graduale perdita della visione laterale; ciò però non è percettibile fino a che il danno non sia molto avanzato. Il glaucoma non trattato può alla fine causare la cecità. La maggior parte delle forme di glaucoma non produce sintomi rilevabili fino a che non sia già occorso un danno irreversibile al nervo ottico: questo è il vero pericolo della malattia. Comunque, se diagnosticato in tempo, il glaucoma è trattabile con successo, perciò è molto importante essere visitati regolarmente per questa patologia. Inoltre, se si è un soggetto ad alto rischio di glaucoma o se si ha già un inizio di glaucoma, sono necessari esami supplementari e particolarmente attenti. Sebbene il glaucoma possa iniziare a qualsiasi età, il rischio di sviluppare la malattia aumenta con l’avanzare degli anni e diventa più comune dopo i 35/40 anni. Si stima che il glaucoma colpisca 1 adulto su 50. Tutti possono ammalarsi di glaucoma, ma le categorie a più alto rischio sono :<br />
• chi è affetto da miopia elevata<br />
• chi ha familiarità verso il glaucoma<br />
• chi è affetto da diabete<br />
• chi ha avuto traumi rilevanti ad un occhio ( anche decenni prima )<br />
• chi ha avuto un grave intervento chirurgico all’occhio<br />
• chi è di origine africana<br />
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Comunque, è importante sottolineare che, dopo i 35 anni di età, anche pazienti a basso rischio devono fare un controllo per il glaucoma dal loro oculista ogni 2 anni. Inoltre, gli esami per il glaucoma devono comprendere molto di più che un “ semplice” controllo della pressione dell’occhio. Infatti molti pazienti affetti da glaucoma iniziale hanno la pressione intraoculare che varia in modo significativo di giorno in giorno o, addirittura, da un’ora all’altra.<br />
Si è constatato perciò che un terzo dei pazienti con glaucomi iniziali possono presentare durante l’esame dell’oculista una pressione nell’occhio“ normale”. Quindi l’indagine per il glaucoma basata solo sulla misurazione della pressione intraoculare risulta insufficiente in un significativo numero di pazienti affetti da glaucoma progressivo<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ry0PKBqEX4Y/WuohSP26tBI/AAAAAAAAI3U/JQU1gZdaGTQtDnkbdbPiN8qUjDil1ZD9ACLcBGAs/s1600/che%2Bcosa%2B%25C3%25A8%2Bil%2Bglaucoma.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="che cosa è il glaucoma" border="0" data-original-height="420" data-original-width="630" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-ry0PKBqEX4Y/WuohSP26tBI/AAAAAAAAI3U/JQU1gZdaGTQtDnkbdbPiN8qUjDil1ZD9ACLcBGAs/s400/che%2Bcosa%2B%25C3%25A8%2Bil%2Bglaucoma.jpg" title="che cosa è il glaucoma" width="400" /></a></div>
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Qual è la differenza tra angolo aperto e angolo stretto nel glaucoma?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
Il glaucoma è spesso diviso in due tipi principali : il glaucoma ad angolo aperto e il glaucoma ad angolo chiuso. L’angolo è quella parte dell’occhio in cui il fluido intraoculare defluisce gradualmente nel sistema sanguigno. Se l’angolo è aperto e la pressione nell’occhio è elevata e causa danno al nervo, il glaucoma è chiamato “ad angolo aperto”. Se l’angolo è molto stretto o chiuso con una conseguente pressione intraoculare molto alta che causa danno al nervo, il glaucoma è detto “ ad angolo chiuso”. L’angolo aperto è di gran lunga la più comune delle due forme. Solo una piccola percentuale di persone sviluppa un glaucoma ad angolo stretto o chiuso. Costoro possono essere colpiti dall’improvviso aumento della pressione oculare che causa un rapido attacco con visione offuscata,dolore, occhio arrossato e mal di testa. Costoro possono anche vedere “arcobaleni” o “aloni” attorno a luci. Questa improvvisa chiusura dell’angolo con un’elevata pressione intraoculare è chiamata chiusura acuta dell’angolo.<br />
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Che cos’è l’ipertensione oculare ?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
Alcune persone hanno semplicemente la pressione oculare alta, ma non mostrano sintomi di danni al nervo ottico o di perdita della visione laterale. Si dice che queste persone soffrono di “ ipertensione oculare “. Recenti studi hanno mostrato che in alcuni casi è importante cominciare le cure contro il glaucoma in pazienti con ipertensione oculare per prevenire danni futuri. Decidere quali pazienti trattare e quali non trattare è una decisione importante e si basa su accurate indagini.<br />
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Come si diagnostica il glaucoma?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
Il test più importante per valutare il glaucoma è l’esame del campo visivo, attualmente computerizzato, che permette di esaminare lo stato funzionale del nervo ottico. Nei pazienti con sospetto glaucoma o con la malattia conclamata è necessario eseguire questo esame periodicamente per valutare l’evolvere della patologia. Se il campo visivo è stazionario, significa che la malattia glaucomatosa non sta progredendo.<br />
La pachimetria corneale è la misura dello spessore corneale. L’accuratezza della misura della pressione intraoculare può dipendere dalla cornea del paziente. Persone con cornea molto spessa possono avere pressioni oculari elevate, ma non essere a rischio di glaucoma. Invece chi ha una cornea molto sottile può presentare alla misurazione una pressione oculare normale , ma in realtà avere una pressione elevata e richiedere una terapia. E’ necessario misurare lo spessore corneale in tutti i pazienti in cui questo spessore può influire sul trattamento del glaucoma o della ipertensione oculare.<br />
Altri esami per valutare il glaucoma sono la gonioscopia e l’esame accurato della papilla ottica da parte dell’oftalmologo.<br />
Un esame recente molto importante è l'OCT della papilla ottica che analizza con il tomografo a coerenza ottica, disponibile nel nostro centro oculistico, l'eventuale danno glaucomatoso della papilla ottica e ci permette di seguirlo nel tempo.<br />
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Come si cura il glaucoma?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
Di solito si cura il glaucoma abbassando la pressione dell’occhio fino al livello in cui si pensi che il progressivo danno al nervo ottico possa arrestarsi. La prima terapia per il glaucoma è di solito costituita dalle cure topiche con gocce oculari. Fortunatamente nel corso degli ultimi anni sono stati prodotti nuovi colliri assai più efficaci contro la malattia. I farmaci per il glaucoma agiscono sia riducendo la quantità di liquido prodotta nell’occhio, sia aiutando il fluido intraoculare a defluire più efficacemente. Alcuni farmaci in realtà possono fare entrambe le cose. Non è raro portare avanti due o più cure mediche contemporaneamente per trattare il glaucoma. Una volta che il paziente sia stato sottoposto a due o più cure farmacologiche, ma permanga la necessità di abbassare la pressione, è probabile che sia necessario un trattamento laser o una terapia chirurgica.Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-23943261313526546982018-05-09T22:24:00.000+02:002018-05-09T22:24:03.534+02:00Astigmatismo e EmmetropiaNormalmente la <b>cornea è di forma simmetrica</b>, pressoché sferica, quando invece la superficie della cornea ha un profilo lievemente ellissoidale, cioè la sua forma sia avvicina a quella di una palla da rugby piuttosto che a quella da calcio, l’immagine non va a fuoco in un solo punto, ma piuttosto su una serie di punti.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-3nuPi913j84/Wuoefg8UUzI/AAAAAAAAI28/FJbe_GRx_bYycpcY81GmC5oNArq1eB5BwCLcBGAs/s1600/astigmatismo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="astigmatismo" border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="300" src="https://4.bp.blogspot.com/-3nuPi913j84/Wuoefg8UUzI/AAAAAAAAI28/FJbe_GRx_bYycpcY81GmC5oNArq1eB5BwCLcBGAs/s400/astigmatismo.jpg" title="astigmatismo" width="400" /></a></div>
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I raggi di luce provenienti dagli oggetti vengono proiettati in maniera disuguale nei vari punti della retina, di un oggetto potrà essere distinto nitidamente il bordo orizzontale ma non quello verticale o viceversa, un cerchio sarà visto come un ovale.<br />
<br />
L’immagine risulta essere indistinta e distorta sia per lontano che per vicino.<br />
<br />
<h3>
Emmetropia</h3>
<br />
Nell’emmetropia l’immagine si focalizzata esattamente al centro della macula, vale a dire la fovea.<br />
In tal caso l’immagine percepita è perfettamente a fuoco. In questo caso siamo in assenza di difetto,<br />
l’occhio è in grado do vedere perfettamente.<br />
<br />
<b>Emmetropia (assenza di vizio di refrazione)</b>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-58482282099394471002018-05-02T22:30:00.004+02:002018-05-02T22:31:38.893+02:00Cataratta<h3>
Che cos’è la cataratta?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
La cataratta è l’opacizzazione (di solito graduale) del cristallino, la lente naturale dell’occhio.<br />
Sebbene possa colpire individui di ogni età, la cataratta è più comune nelle persone che hanno superato i 60 anni. Si calcola che 6 persone su 10 oltre i 60 anni abbiano sintomi di cataratta.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-qizP-4EZUHc/WuogFnEpavI/AAAAAAAAI3I/zNCJBoMHQTIIZMmn_Z5KZ9QQuOIsWSp9QCLcBGAs/s1600/che%2Bcosa%2B%25C3%25A8%2Bla%2Bcataratta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="che cosa è la cataratta" border="0" data-original-height="350" data-original-width="650" height="215" src="https://1.bp.blogspot.com/-qizP-4EZUHc/WuogFnEpavI/AAAAAAAAI3I/zNCJBoMHQTIIZMmn_Z5KZ9QQuOIsWSp9QCLcBGAs/s400/che%2Bcosa%2B%25C3%25A8%2Bla%2Bcataratta.jpg" title="che cosa è la cataratta" width="400" /></a></div>
<br />
<h3>
Quali sono i sintomi della cataratta?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
Poiché il cristallino opacizzato consente ad una minore quantità di luce di raggiungere la retina, la visione a distanza e/o la lettura sono spesso confuse e indistinte nell’occhio colpito.<br />
Altri sintomi della cataratta:<br />
• difficoltà di leggere caratteri di stampa piccoli, come quelli del giornale<br />
• difficoltà di guidare, specialmente la notte<br />
• riverbero fastidioso da parte dei raggi solari o dei fari delle automobili<br />
• visione annebbiata<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<h3>
Che cosa devo fare se sospetto di avere una cataratta?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
Se si sospetta di avere una cataratta, è bene prenotare una visita oculistica per avere un parere preciso e competente.<br />
Se preferite mandarci un e-mail, cliccate qui.<br />
Se volete prenotare una visita oculistica, cliccate qui.<br />
<br />
<br />
<br />
<h3>
Che cosa devo aspettarmi quando affronto un intervento di cataratta?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
L’operazione di cataratta è ambulatoriale. Durante l’intervento l’occhio è completamente anestetizzato, quindi non si prova alcun dolore. Anche se possono esserci delle variazioni , l’intervento dura generalmente dai 10 ai 20 minuti. Di solito i pazienti arrivano un’ora prima della chirurgia e si fermano 45 minuti dopo l’intervento, prima di andare a casa. Il paziente non può guidare per tornare a casa dopo l’operazione, ma probabilmente sarà in grado di guidare per recarsi alla visita di controllo il giorno successivo.<br />
<br />
<br />
<br />
<h3>
Che cosa succede durante l’intervento di cataratta?<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
L’intervento di cataratta consiste nella rimozione del cristallino oculare opacizzato e nell’impianto, in sua vece, di una lente artificiale posta all’interno dell’occhio. Il Dottor Fioravanti usa una sofisticata tecnica ad ultrasuoni, la facoemulsificazione, per rimuovere il cristallino e impiantare la lente artificiale. Prima dell’intervento viene eseguito un esame molto accurato, la biometria, per calcolare l’esatto potere che il cristallino deve avere.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<h3>
Nuove lenti per i pazienti di cataratta<span style="white-space: pre;"> </span> </h3>
Recentemente, per gli operati di cataratta, è stato messo a punto un nuovo cristallino artificiale a carattere progressivo, in grado cioè di ripristinare la visione sia per lontano, che per una distanza intermedia , che per vicino. Il nome di questa lente è ReSTOR. Studi clinici hanno dimostrato che l’80 % dei pazienti nei cui occhi è stata impiantata la lente ReSTOR, dopo l’intervento non hanno più bisogno degli occhiali per nessuna loro attività. La maggior parte dei cristallini artificiali invece possono ripristinare la visione per una distanza stabilita, di solito per lontano; ciò significa che i pazienti operati di cataratta spesso usano occhiali leggeri per leggere. Nelle lenti ReSTOR la visione alle varie distanze dipende dalla configurazione della lente stessa, che permette una specifica distribuzione della luce a seconda di quanto la pupilla sia larga o stretta. Questa distribuzione della luce è data dall’ottica refrattiva apodizzata della lente. Sono disponibili anche cristallini artificiali torici per la correzione dell'astigmatismo.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-70619090532425393462018-05-02T22:19:00.002+02:002018-05-02T22:19:42.290+02:00Distrofia endoteliale di Fuch's / Cheropatia BollosaLa cornea mantiene la trasparenza grazie alle cellule del suo <b>strato più interno chiamato endotelio</b>.<br />
Queste cellule richiamano <b>liquido dalla cornea</b> e lo pompano nella camera anteriore piena di umor acqueo, si mantiene così uno stato di disidratazione relativa della cornea. Nel corso della vita le <b>cellule endoteliali</b> diminuiscono di numero.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-dZ-SFTZJQm8/WuodSDmYOlI/AAAAAAAAI2w/ZUjUoxtVHGERzAFQYeKbLztZsyFU-pAFgCLcBGAs/s1600/Distrofia%2Bendoteliale%2Bdi%2BFuch%2527s%2B%2BCheropatia%2BBollosa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Distrofia endoteliale di Fuch's Cheropatia Bollosa" border="0" data-original-height="351" data-original-width="529" height="265" src="https://4.bp.blogspot.com/-dZ-SFTZJQm8/WuodSDmYOlI/AAAAAAAAI2w/ZUjUoxtVHGERzAFQYeKbLztZsyFU-pAFgCLcBGAs/s400/Distrofia%2Bendoteliale%2Bdi%2BFuch%2527s%2B%2BCheropatia%2BBollosa.jpg" title="Distrofia endoteliale di Fuch's Cheropatia Bollosa" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
Quando la loro densità scende al di sotto di un certo livello, la cornea si riempie di acqua e si opacizza.<br />
Ciò può succedere per invecchiamento, per una <b>patologia oculare </b>o a seguito della chirurgia. Se un’intervento di cataratta produce la perdita di un gran numero di cellule endoteliali la cornea si opacizza.<br />
<br />
Il problema si può risolvere solo con un intervento di trapianto di endotelio.<br />
Se non curata, la <b>cheratopatia bollosa</b> si caratterizza per un’ispessimento e opacamento della cornea con la formazione di cisti piene di liquido.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-49230319361714253422015-03-21T10:06:00.000+01:002015-03-21T10:06:00.520+01:00Maculopatia solare ed EclissiL'eclissi di sole che è stato possibile osservare in Italia è stato sicuramente uno spettacolo affascinante.
Le precauzioni da prendere per osservare il sole sia in caso di eclissi che non in caso di eclissi devono sempre essere molte.<br>
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<br>
La <b>maculopatia solare</b> infatti è molto presente in questi giorni in cui tutti si trovano con gli occhi all'insù. L'osservazione del sole senza adeguate protezioni (non bastano gli occhiali da sole) puo' portare ad un danneggiamento della retina, anche in modo irreparabile.
<br><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-Nt7FyfYVpAk/VQzR9lFgbPI/AAAAAAAACo8/gv0dd-yifEI/s1600/maculopatia%2Bsolare.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-Nt7FyfYVpAk/VQzR9lFgbPI/AAAAAAAACo8/gv0dd-yifEI/s400/maculopatia%2Bsolare.jpg" /></a></div><br>
Per evitare questo <b>tipo di maculopatia</b> è sempre bene schermare bene gli occhi e in caso di osservazione del sole utilizzare strumenti adatti (come maschere da saldatore con protezione maggiore di 14).Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-58549921919799846242015-03-13T18:42:00.002+01:002015-03-13T18:42:55.811+01:00Maculopatia diabetica e cecitàLa principale causa di cecità in età lavorativa è l'edema maculare diabetico (DME) che è una complicazione della Retinopatia diabetica.
L'Italia è una paese di diabetici, quasi 3 milioni di italiani sono affetti da <a href="http://www.dietadiabetici.com/">diabete (di tipo 1 o di tipo 2)</a>.
<br><br>
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<br><br>
Il 40% di questi 3 milioni è affetto da retinopatia e molti affrontano successive complicanze.
Per questo ha assunto molta importanza il <b>ranibizumab</b>, il primo farmaco per trattare questo tipo di problematiche. Questo farmaco è stato anche autorizzato e di conseguenza rimborsabile in Italia.
<br><br>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-IcFsry0M760/VQMhZ9OvXqI/AAAAAAAACoU/bodFHT4gfY0/s1600/dme%2Bedema%2Bmaculare%2Bdiabetico.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-IcFsry0M760/VQMhZ9OvXqI/AAAAAAAACoU/bodFHT4gfY0/s400/dme%2Bedema%2Bmaculare%2Bdiabetico.jpg" /></a></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-61838734288136624032014-08-05T18:21:00.002+02:002014-08-05T18:21:17.472+02:00Maculopatia con Miopia elevata<b>Domanda su Maculopatia Miopica</b>
Buongiorno Dottore. Le volevo chiedere un chiarimento relativamente a un problema che, credo, assilla moltissime persone con Miopia elevata.<br />
Avendo un occhio con una Miopia elevata (16 diottrie ), potrei essere soggetto a maculopatia di tipo miopica, sebbene sinora sono sotto osservazione e non ho particolari problemi.<br />
Da quanto ho capito, mi corregga se sbaglio, le cure ad oggi possibili, ovvero le iniezioni intravitreali, servono solo per arrestare la malattia e le varie complicanze che ne derivano, ma non per curarla.<br />
<br />
Inoltre, le iniezioni non permetterebbero di arrestare la malattia per tutta la vita, ma hanno una durata limitata. di circa qualche anno, quindi risulterebbe necessario procedere più volte con queste iniezioni nell'arco della vita di un paziente.<br />
<br />
Le chiedo se quanto sopra riportato corrisponde al vero oppure se questa degenerazione della macula dovuta ad elevata Miopia, una volta individuata, è curabile in maniera definitiva.<br />
<br />
Quanto sopra perché mi sono fatto l'idea che un paziente che ha una degenerazione della macula di tipo miopica ad oggi si deve rassegnare prima o poi ad avere un visus altamente compromesso.<br />
<br />
Mi può chiarire se ho inteso (spero) male?<br />
Grazie mille<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-_bH6gxKyrxE/U-EEb9bGROI/AAAAAAAACE8/Fi2PdXKQnkA/s1600/maculopatia+miopica.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-_bH6gxKyrxE/U-EEb9bGROI/AAAAAAAACE8/Fi2PdXKQnkA/s1600/maculopatia+miopica.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<b>Risposta</b><br />
QUELLO CHE INTERESSA è VEDERE UNA FLUORANGIOGRAFIA RETINICA ED UN OCT E DOPO SI PUO'RISPONDERE SOLO DOPO CONOSCERE LO STATUS QUO ANATOMOPATOLOGICO DI SPECIE Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-35994750728678937972014-06-11T03:12:00.002+02:002014-06-11T03:12:59.618+02:00Avastin a carico del Servizio Sanitario NazionaleUna buona notizia per gli ammalati di <a href="http://www.maculopatia.net/">Maculopatia</a> e di <b>degenerazione maculare legata all'età</b>.<br>
L'Aifa ha deciso di inserire l'Avastin nella lista dei farmaci erogabili a carico del Servizio Sanitario Nazionale.<br><br>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-DnPLWNljZqY/U5etDlH1P4I/AAAAAAAACBY/Ni1_YklLhp4/s1600/avastin+maculopatia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-DnPLWNljZqY/U5etDlH1P4I/AAAAAAAACBY/Ni1_YklLhp4/s400/avastin+maculopatia.jpg" /></a></div>
<br><br>
Il parere della Cts dell'Aifa - spiega l'Agenzia - è stato espresso alla luce delle richieste avanzate dalle Regioni Veneto ed Emilia Romagna per l'inserimento dell'Avastin (bevacizumab) nella lista della legge 648/96 per la degenerazione maculare legata all'età, visto il parere del Consiglio superiore di sanità in merito al profilo di sicurezza e di efficacia dei farmaci <b>Avastin e Lucentis</b> e la nuova regolamentazione sull'uso off-label dei farmaci.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-71632559234214563142013-10-17T13:14:00.003+02:002013-10-17T13:14:36.045+02:00Collirio per la MaculopatiaUna goccia al giorno potrebbe presto tenere lontana la cecità causata dalla Maculopatia . I ricercatori dicono di aver trovato un possibile trattamento per la degenerazione maculare legata all'età ( Maculopatia ) - la principale causa di cecità tra gli anziani - che potrebbe essere somministrato tramite collirio.<br><br>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-yRLG_PFIjKs/Ul_Gi8hJLQI/AAAAAAAABlU/H76LxOB9CIY/s1600/maculopatia+collirio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-yRLG_PFIjKs/Ul_Gi8hJLQI/AAAAAAAABlU/H76LxOB9CIY/s400/maculopatia+collirio.jpg" /></a></div><br><br>
Al momento non vi è alcuna cura per la <b>Maculopatia</b> , né vi è un trattamento per la sua forma più comune , la cosiddetta <b>degenerazione maculare secca</b> , che colpisce il 90 per cento di chi soffre di Maculopatia . La nuova ricerca , condotta su animali , potrebbe portare a un trattamento per le persone con Maculopatia in futuro .<br><br>
I risultati sono stati pubblicati Mercoledì (9 ottobre) sulla rivista <b>PLoS One</b> .<br><br>
Ci sono due forme di <b>Maculopatia</b> : una forma "a secco ", caratterizzata da un lento e progressivo offuscamento della visione centrale , e una forma in stadio avanzato "umida ", caratterizzata da un'ulteriore perdita della vista e lo sviluppo di vasi sanguigni nella parte posteriore del l'occhio che possono fuoriuscire e danneggiare i tessuti circostanti .
<br><br>
In tutto il mondo , fino a un terzo di tutte le persone sopra i 65 anni hanno almeno una forma di Maculopatia , secondo uno studio pubblicato nel 2012 sulla rivista Lancet . Quasi tutti i casi di degenerazione maculare senile umida sviluppano dalla forma di Maculopatia Secca .<br><br>
Alcuni integratori alimentari antiossidanti, come la luteina , inizialmente hanno dimostrato una certa efficacia nel trattamento della Mcaulopatia , ma diversi studi di grandi dimensioni non hanno trovato conferma in questi primi dati . Così per adesso le persone con <b>Maculopatia secca</b> possono solo aspettare e sperare che la malattia non progredisa in perdita della vista.<br><br>
La <b>Maculopatia umida</b> è trattata con <b>iniezioni mensili o bimestrale ripetute</b> , nell'occhio , di un farmaco progettato per inibire la formazione di nuovi vasi sanguigni noto con il nome commerciale Avastin .<br><br>
Nelle nuove scoperte , i ricercatori della Tufts University in Massachusetts guidati dal professore associato di oftalmologia Rajendra Kumar - Singh hanno dimostrato che nei topi una sostanza chimica chiamata <b>PPADS ( abbreviazione di piridossalfosfato - 6 - azofenile - 2 ' , 4' - acido disulfonico )</b> riparerebbe i danni causati dalla Maculopatia .<br><br>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-22551389860120048952013-07-24T03:28:00.005+02:002013-07-24T03:28:49.503+02:00Prevenzione Maculopatia SenileUno studio pubblicato il <b>2 luglio 2013</b> sulla prestigiosa rivista scientifica <b>Nutrients</b> ha messo in luce il fondamentale ruolo dell’alimentazione nella prevenzione delle <b><a href="http://www.maculopatia.net/">degenerazioni maculari</a></b> dell’occhio nell’anziano. Ma la prevenzione deve cominciare da lontano. Si deve investire sulla corretta alimentazione sin da giovani.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-CR2IOG59f1g/Ue8tO-U6jaI/AAAAAAAABPU/Bjjn1rc4mt4/s1600/Prevenzione+Maculopatia+Senile.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Prevenzione Maculopatia Senile" border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-CR2IOG59f1g/Ue8tO-U6jaI/AAAAAAAABPU/Bjjn1rc4mt4/s1600/Prevenzione+Maculopatia+Senile.jpg" title="" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Prevenzione Maculopatia Senile</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
Un équipe del Laboratorio di Boston, per la ricerca sulla nutrizione e la visione, negli USA, ha studiato la relazione tra <b>dieta e maculopatie</b> (maculopatia senile, cataratta, glaucoma). La <b>degenerazione maculare (AMD) </b>è una patologia nella quale viene danneggiata la regione centrale della retina, detta macula, che corrisponde al punto di fissazione.<br />
<br />
È legata all'avanzare dell’età ed è la <b>principale causa di cecità negli anziani nelle società occidentali</b>.<br />
La <b>maculopatia</b> è quindi una malattia caratterizzata dalla progressiva perdita della visione centrale, spesso bilaterale, che limita fortemente la funzione visiva dei pazienti affetti. Le caratteristiche cliniche della degenerazione maculare sono state osservate soprattutto nei paesi industrializzati, e sono evidenti in un terzo degli anziani.<br />
Molti studi hanno sottolineato il ruolo della dieta perché queste maculopatie sono spesso correlate ai valori alterati del colesterolo ”cattivo”, al <b><a href="http://www.dietadiabetici.com/">diabete</a></b>, ai valori dell’<b>insulina glicata alterata</b>, o anche alle apnee ostruttive del sonno che impediscono una corretta ossigenazione cellulare (valori dell’ossimetria), e spesso vengono trascurate perché sottovalutate.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-86631808981296636562013-05-25T03:49:00.002+02:002013-05-25T03:49:41.000+02:00Maculopatia Sierosa Centrale<i>Buongiorno, ho 45 anni, al culmine di una potente cura a base di cortisone e sottoposto a notevoli periodi di stress da oggi mi sono accorto di soffrire di questa malattia( <b>Maculopatia Sierosa Centrale</b>). Tramite il medico di base ho prenotato per una <b>visita oculistica</b> che farò prossimamente ma nell' attesa vorrei sapere se è opportuno che tappi l' occhio coinvolto per non affaticare troppo l' altro e inoltre vorrei sapere se è vero che a questa età la <b>patologia regredisce spontaneamente nell' arco di alcuni mesi</b>. Grazie per le risposte.</i><br />
<i><br /></i>
Caro utente,<br />
Sospenda (se ancora lo assume) l'uso del cortisone, ché potrebbe lasciare più facilmente degli esiti permanenti della malattia. Non è necessario coprire l'occhio, ma deve fare una valutazione specialistica quanto prima, per conoscere con precisione il <b><a href="http://www.maculopatia.net/2012/01/che-tipi-di-maculopatia-esistono.html">tipo di maculopatia</a></b> che L'ha colpita e per prendere le adeguate contromisure terapeutiche. E' la <b>corioretinopatia sierosa centrale</b> che può regredire spontaneamente ma, purtroppo, non è ciò che accade sempre.<br />
Se Le fa piacere, ci tenga pure aggiornati. In bocca al lupo!<br />
<b>Dottor Antonio Pascotto
Chirurgo Oculista</b>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-66054977084410186942012-06-15T14:36:00.001+02:002012-06-15T14:36:36.294+02:00Paura della Maculopatia<i>Buongiorno Prof. Vorrei un suo parere riguardo alla mia situazione oculare, 30 anni <b>miope elevato -11/-13 con OD 10/10 e OS 6/10 (ambliopia)</b>, numerosi corpi mobili e alle spalle 2 barrage laser per fori retinici in OS, secondo lei è un quadro preoccupante? Quello che mi turba maggiormente è la maculopatia miopica, in una miopia come la mia il rischio è alto? E in ultimo è una <b>miopia grave</b> che mi può portare grossi problemi secondo lei? In ogni caso faccio controlli ogni 4-6 mesi per prudenza. Saluti e buon lavoro. </i>
<br><br>
<img border="0" height="280" width="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-_UUG8w7CA0s/T9ssOqOuXLI/AAAAAAAAAWk/KxsUmO85y2E/s400/Paura%2BMaculopatia.jpg" />
<br><br>
Gentile Signore, sulla base dei dati che mi comunica e' difficile stabilire una prognosi funzionale visiva. Se la macula e' preservate con l'e<b>same OCT (tomografia a coerenza ottica, le consiglio di effettuare questo esame non-invasivo)</b> non corre rischi particolari. Certamente ha bisogno di controlli accurati e ravvicinati nel tempoUnknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-85204758940068942702012-03-06T01:11:00.002+01:002012-03-14T03:13:18.432+01:00Maculopatia Drusenoide<span style="font-weight: bold;">Buongiorno,</span><br style="font-weight: bold;"><br style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;">Nel 2009 mi è stato diagnosticato nel OD un iniziale </span><a style="font-weight: bold;" href="http://www.maculopatia.net"><strong>maculopatia</strong></a><span style="font-weight: bold;"> drusenoide con mobilizzazione pigmentaria e sospetto piccolo DEP, asintomatico. </span><br style="font-weight: bold;"><br style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;">Nell'ultima tomografia retinica (oct), eseguita in data 23-08-2011 si è evidenziato:</span><br style="font-weight: bold;"><br style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;">OD depressione foveale lievemente ridotta ma conservata e si apprezza un piccolo DEP.</span><br style="font-weight: bold;"><br style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;">OS depressione foveale conservata si apprezza zona di rarefazione dell'EPR con piccolo accenno di fluido in sede interpapillo-maculare sup-temp.</span><br style="font-weight: bold;"><br style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;">Il medico come cura mi ha prescritto delle capsule di omega 3 Lutein.</span><br style="font-weight: bold;"><br style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;">Da qualche settimana mi sta accadendo un fenomeno particolare, che mi sta un tantino preoccupando e che cercherò di spiegare in maniera più chiara possibile. </span><br style="font-weight: bold;"><br style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;">Mi capita di svegliarmi di notte nel buio della mia stanza, priva assolutamente di luce, ed aprendo gli occhi, nel punto centrale, corrispondente esattamente alla pupilla, mi appaiono due piccole scariche di luce, in posizione verticale ed a forma di filamento di tungsteno, proprio come nelle lampadine.</span><br style="font-weight: bold;"><br style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;">Questo fenomeno, che è circoscritto proprio all'interno della pupilla, senza irradiarsi fuori da tale zona, si verifica una sola volta, nel momento in cui apro gli occhi, e poi non si ripete. </span><a style="font-weight: bold;" href="http://www.medicitalia.it/dizionario-medico/"><strong></strong></a><span style="font-weight: bold;"> </span><br style="font-weight: bold;"><br style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;">Sperando di essere stato chiaro, ringrazio anticipatamente per la cortese risposta.<br /><br /></span><span style="font-style: italic;">Buonasera, alla luce della nuova sintomatologia da lei riferita riferibile verosimilmente a problemi retinici, e' consigliabile una nuova valutazione con visita oculistica ed esame OCT.</span><br style="font-style: italic;"><br style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">Cordialmente</span><br style="font-style: italic;"><br style="font-style: italic;"><br style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">Dr. Enrico Rotondo</span><br style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">Docente a contratto Università "Magna Graecia" di Catanzaro</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Grazie per la celere risposta.</span><br style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;">Siccome non riesco ad avere una visita in tempi bravi, le chiedo se devo preoccuparmi.</span><br /><br /><span style="font-style: italic;">No, non deve preoccuparsi, ma solo rivalutare la situazione e ripetere un OCT.</span><br style="font-style: italic;"><br style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">cordialmente</span><br style="font-style: italic;"><br style="font-style: italic;"><br style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">Dr. Enrico Rotondo</span><br style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">Docente a contratto Università "Magna Graecia" di Catanzaro</span><br style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;">Cordiali saluti</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-11526264484936890562012-03-01T08:50:00.000+01:002012-03-01T08:50:00.922+01:00Maculopatia di StargardtDomande e Risposte sulla <span style="font-weight:bold;">Maculopatia di Stargardt</span><br /><br /><span style="font-weight:bold;">Ciao a tutti sono un ipovedente per maculopatia di stargate chi mi aiuta?</span><br /><br /><span style="font-style:italic;">salve a tutti ho una maculopatia di stargate e ho un residuo visivo in entrambi gli occhi di 0,5 con correzzione, un anno fa ho fatto la domanda di invalidita civile e mi e stata data una percentule del 74% poiche avevo ancor un residuo visivo di 1/10 nel occhio destro ora e calato e dovrei fare la domanda per cieca parziale vorrei sapere se con un residuo corretto di 0,5 mi riconos ono la cecita parziale ? e se dovendomi accetare la cecita parziale il beneficcio di invalidita mi viene tolto o viene cumulaato con la cecita parziale?aiutooooooooooooooooooooo</span><br /><br /><span style="font-weight:bold;">Qualcuno conosce la maculopatia di starghet?<br />rispondete grazie vorrei sapere quanti c e ne sono come me</span><br /><br /><span style="font-style:italic;">La conosco,ma non ne sono affetto.Posso dirti che mi dispiace molto ma di non buttarti giù.Ricorda che nella vita è più importante SENTIRE,che vedere.Un bacio</span>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-43611170660816598012012-02-23T03:03:00.001+01:002012-02-23T03:05:48.250+01:00Maculopatia Essudativa<span style="font-style:italic;">Gent.le Prof. Calabria mia madre 67 anni soffre da 4 anni di maculopatia essudativa, volevo chiederle se oltre alle iniezioni di Avastin o Lucentis ci sono nuovi farmaci o cure in arrivo. Inoltre soffre di scarsa lacrimazione, dopo aver provato diversi colliri , Lei mi puo' consigliare qualche prodotto, immagino non si possa fare pubblicità, ma dirmi quali i principi attivi da provare?(recentemente ha fatto diversi esami di controllo generale e non soffre di altre patologie che possano causare la scarsa lacrimazione) Vedere poco e male e in piu' avere questo continuo fastidio agli occhi..... Grazie per l'attenzione Cordiali saluti</span><br /><br /><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 261px;" src="http://2.bp.blogspot.com/-3Y8DPTtS8Hw/T0We2IWi15I/AAAAAAAAANI/hA3KyXDfw4g/s400/Maculopatia%2BEssudativa.jpg" border="0" alt="Maculopatia Essudativa"id="BLOGGER_PHOTO_ID_5712146355181508498" /><br /><br /><span style="font-weight:bold;">Oculistica risponde Giovanni Calabria</span><br /><br />I prodotti da lei citati sono i più efficaci attualmente in uso. Per quanto riguarfa le lacrime artificiali è importante che siano senza conservanti e somministrate 6-8 volte al dì. Per definizione nelle lacrime artificiali non vi sono principi attivi, ma solo eccipientiUnknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-73934021042827801492012-02-23T03:00:00.001+01:002012-02-23T03:02:25.304+01:00Judi Dench affetta da maculopatia degenerativaSplendida <span style="font-weight:bold;">Judi Dench</span>, con i suoi 77 anni di classe ed eleganza: attrice di successo sia di cinema che di teatro in grado di conquistare un premio Oscar nel 1999 per il film “Shakespeare in Love”, dove era stata scelta per il ruolo di Elisabetta I.<br />Per la prima volta la <span style="font-weight:bold;">Dench</span> ha rivelato di affrontare un momento delicato della sua vita a causa di alcuni problemi di salute.<br />Come ha confessato si tratterebbe di una grave forma di maculopatia degenerativa, ovvero una malattia che va a colpire gli occhi e che porta alla cecità.<br /><br /><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 225px;" src="http://4.bp.blogspot.com/-AYNyq9-0YoM/T0WeC2rBiBI/AAAAAAAAAM8/YHz-3sensqQ/s400/Judi%2BDench%2BMaculopatia%2BDegenerativa.jpg" border="0" alt="Judi Dench Maculopatia Degenerativa"id="BLOGGER_PHOTO_ID_5712145474262239250" /><br /><br />Nonostante ciò, fortunatamente, non ha alcuna intenzione di dire addio al mondo del cinema, almeno per ora. Purtroppo come lei racconta, riesce a distinguere solo il volto delle persone che si trova di fronte; questo significa anche che ha problemi nella lettura del copione, che le viene letto da alcuni amici e dalla figlia Finty, anche lei attrice. Nel suo triste racconto ammette di aver scoperto un lato positivo in questo dramma: non potendo leggere, ha modo di immaginare, fantasticare e farsi una sua idea della trama e delle scene della pellicola.<br />Una grandissima donna che riesce a fare del suo coraggio e della sua semplicità il suo punto di forza.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-3015171413432761052012-01-23T01:48:00.002+01:002012-01-23T01:48:19.376+01:00Che tipi di Maculopatia Esistono ?<b>Che tipi di Maculopatia Esistono ?</b>
<iframe width="500" height="284" src="http://www.youtube.com/embed/ch20otywsxk" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-49622343132628092012012-01-23T01:22:00.003+01:002012-01-23T01:22:48.470+01:00Cosa è la Macula ? Chi colpisce la Maculopatia ?La <b>macula</b> è la zona dell'occhio in cui si convogliano tutte le fibre
nervose oculari. Quando la macula soffre si perde la capacità di vedere
in modo distinto. Soggetti a rischio e possibili rimedi alla <b>
maculopatia. </b><br />
<iframe width="500" height="369" src="http://www.youtube.com/embed/nNSzKwBmwu0" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-77480268286644271192012-01-18T02:24:00.000+01:002012-01-18T02:25:13.726+01:00Test di Amsler e MaculopatiaIl <span style="font-weight:bold;">test di Amsler</span> è il più comune per diagnosticare la maculopatia. Si fa guardare al paziente un foglio di carta a quadretti con appropriata correzione ottica. Se fissando il punto situato al centro del foglio si osserva una distorsione o una interruzione delle righe, esiste un problema alla retina centrale.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-12034255405279348392012-01-18T02:23:00.000+01:002012-01-18T02:24:39.751+01:00Cura MaculopatiaLe terapie consigliate nei casi di <a href="http://www.maculopatia.net">maculopatia</a> hanno l'obiettivo di rallentare l'avanzare della malattia. Esistono lenti che proteggono dai raggi ultravioletti, e dagli altri fattori di rischio. <span style="font-weight:bold;">Integratori di zinco, selenio e luteina, vitamine A , C ed E possono aiutare</span>. In alcuni casi è indicato l'<span style="font-weight:bold;">intervento chirurgico</span> per rimuovere le membrane neovascolari e le cicatrici in zona maculare, attraverso la <span style="font-weight:bold;">fotocoagulazione laser</span>.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-78478196150641354192012-01-18T02:22:00.000+01:002012-01-18T02:23:25.971+01:00Maculopatia : i SintomiLa perdita della funzione visiva è il <span style="font-weight:bold;">sintomo principale della <a href="http://www.maculopatia.net">maculopatia</a></span>. I pazienti affetti dalla patologia perdono progressivamente la visione al centro del campo visivo (scotoma positivo). Un altro sintomo della maculopatia è la distorsione delle immagini visive (<span style="font-weight:bold;">metamorfopsie</span>) o l'errata percezione della dimensione degli oggetti e dei colori.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1313854520706355015.post-41706622735446121292012-01-18T02:19:00.001+01:002012-01-18T02:21:00.571+01:00Maculopatia Senile Umida e SeccaLe Maculopatie Senili possono essere di due tipi, una forma più grave e una forma più moderata.<br /><br />La <span style="font-weight:bold;">Maculopatia Umida</span> è la forma più grave perchè porta allo sviluppo di nuovi vasi deboli che si rompono facilmente, causando la perdita di siero e di sangue e la modificazione del tessuto circostante. La conseguente cicatrizzazione dei tessuti altera la macula e annebbia la vista centrale.<br /><br />Mentre la <span style="font-weight:bold;">Maculopatia Secca</span> porta ad un degeneramento della vista più moderato.Unknownnoreply@blogger.com0